Ed eccoci alla seconda tappa del nostro piccolo tour del Dodecanneso: l’incantevole Patmos.
Dopo un paio di giorni a Samos, arriviamo a Patmos dopo circa un’oretta e mezza di piacevole tragitto in aliscafo sul Dodekannisos Seaways Pride, uno dei due che fanno il giro delle isole di questo arcipelago della Grecia, compreso tra la Turchia a Est, l’isola di Creta a Sud, le Cicladi ad Ovest e l’isola di Samos a Nord.
Viaggio comodo, relativamente a buon mercato, che consente, come già fatto in passato alle Cicladi, di poter esplorare diverse isole, spezzando così la vacanza e potendo raccontare di aver girato la Grecia in barca, senza aver la necessità di acquistare un costoso catamarano!
Sbarchiamo a Skala. il principale porto dell’isola di Patmos, che è anche una delle mete più amate dai turisti che la visitano, non solo per la sua funzione logistica ma, per quanto leggiamo dalla guida, anche per la sua bellezza e il suo fascino unici. L’architettura è piuttosto differente da quella delle cicladi, ma ci appare animata da un’atmosfera gioiosa e accogliente.
Attendiamo Antonio al parcheggio dopo l’uscita del porto lasciando che la folla di turisti sbarcati insieme a noi si disperda. Antonio, proprietario dell’appartamento che abbiamo affittato su Airbnb, Villa Patmos Netia INDIGO Studio, ci racconta la sua storia durante il tragitto che ci porta all’alloggio situato a Xoxlakas.
Architetto di Napoli, trasferitosi da anni sull’isola, è simpatico, entusiasta, estremamente gentile e disponibile, e ci mette a nostro agio mentre ci mostra l’appartamento, dotato di tutti i comfort che ci si aspetta, e situato al secondo piano di una villetta da lui stesso disegnata e costruita. Il locale ampio e spazioso, con un ingresso-cucina, una zona tinello ed un ampio e comodo letto matrimoniale, ha una splendida vista sulla piccola baia che si trova sulla costa opposta rispetto al porto.
E’ una località tranquilla e residenziale lontana dai rumori e dal caos del centro del paese. Ma la meraviglia avviene il pomeriggio: il tramonto visto dalla nostra stanza, non ha nulla da invidiare a quello proverbiale di Santorini, e mentre i colori rosso arancio invadono la nostra stanza, dall’ampio terrazzino assistiamo ogni giorno al miracolo del sole che annega tra le acque cristalline e spesso agitate che si aprono proprio sotto di noi.
La sistemazione è splendida e così, subito dopo esserci liberati dei bagagli, saltiamo immediatamente in sella al motorino fattoci trovare sotto casa da Antonio, e proviamo a conoscere un pò meglio la cittadina di Skala.
Arrivando in porto dal mare, sulla sinistra, una bella strada costiera porta verso sud, verso il piccolo villaggio di Grikos. Proprio di fronte la banchina dove siamo sbarcati invece, un’altra strada porta su in collina, verso la Hora, la capitale di Patmos, che dista circa 4 km. Sulla destra di questa strada, si dipana il centro pedonale di Skala, con taverne, bar, risoranti ed una serie di boutique esageratamente care e per questo motivo, a nostro modo di vedere, praticamente sempre vuote.
Dal centro pedonale, la strada costeggia il lungomare, incontrando, dopo qualche bar, un breve tratto di spiaggia, dove una discreta folla si alterna tra un bagno ed un pasto, in quelle due o tre taverne che hanno, per loro fortuna, i tavoli direttamente sulla rena. La strada prosegue infine verso il porticciolo vero e proprio, dove sono ormeggiate un discreto numero di barche, di fronte alle quali si estende un tratto di abitato piuttosto anonimo e, dopo un supermercato, un paio di Bakery e di auto-moto noleggi, si arriva all’estrema destra dove un’ultima strada conduce verso nord, dove ci sono le spiaggie più conosciute.
L’architettura di Skala sembra di stile molto simile a quella italiana, e non riusciamo a catturare quell’atmosfera incantata delle cicladi che ci fa sentire nella Grecia che abbiamo imparato ad amare. Non si può dire certo che sia brutta, anzi è anche carina, ma sembra che le manchi un pò di magia, o forse le nostre aspettative erano diverse.
La sera, ad esempio, stentiamo a trovare locali che ci stuzzicano e così finiamo nello scegliere sempre gli stessi posti: Yiamas, in piena area pedonale, dove si mangia veramente bene anche se il proprietario non sorride praticamente mai, Houston, che è una cafeteria tipica, dal design veramente indovinato, dove gustare ottime bibite alla cannella o alle mandorle, o un ottimo caffè greco, e il ristorante Xoxlakas, che praticamente nessuno conosce perchè fuori del percorso pedonale, ma che invece ha un ottima cucina ed è gestito da una squisita coppia di napoletani.
Qui ci sentiamo come dei vip, perchè essendo anche loro di Chiaia, non appena riconoscono Simona come la farmacista del loro quartiere, ci fanno gran feste che quasi quasi mi aspetto che da un momento all’altro ci chiedano di farci un selfie. Infine, per gli amanti del pesce, una menzione per la Taverna Trehantiri, situata proprio ai margini del tratto pedonale, di cui tutti hanno detto un gran bene, ma che è sempre affollatissima e, complice il fatto di non voler attendere che arrivi il nostro turno, non siamo riusciti a provare.
Decisamente più affascinante è Hora, la capitale di Patmos che si trova a circa quattro chilometri dal porto di Skala proprio sopra il promontorio che domina l’isola. Su di esso, si erge maestoso il Monastero dedicato a San Giovanni Evangelista. La Hora e il Monastero, due delle gemme più preziose e storiche dell’isola di Patmos, sono luoghi intrisi di spiritualità e storia, e sono tra le principali attrazioni dell’isola.
La Hora o Chora, è un villaggio caratterizzato da un intricato labirinto di stradine strette e tortuose, circondate da tradizionali case bianche con tetti in terracotta e balconi fioriti: residenze e palazzi risalenti al XV secolo. Le case sono costruite tutte in fila con spesse mura più’ alte dei tetti per evitare l’arrampicarsi sopra di esse da parte di assalitori che nel passato hanno provato ad attaccarla. Le viuzze sono un piacere da esplorare a piedi, offrendo vedute panoramiche mozzafiato sul mare Egeo, rendendo la Hora un’esperienza unica, dove il passato si fonde con il presente in un’atmosfera di tranquillità e spiritualità.
Pochi negozi di souvenir di artigianato locale, una paio di ristoranti con terrazza e affaccio sul mare il cui accesso è praticamente impossibile senza prenotazione, alcuni laboratori artistici dove ammirare opere di pittori o scultori sconosciuti. Nella piazzetta centrale della cittadella qualche boutique espone prezzi da capogiro per capi decisamente di qualità non eccelsa. Per la serata, tre o quattro locali piuttosto chic, occupano tutto lo spazio possibile con i loro tavolini, dove troneggiano segnatavoli con la scritta riservato, mentre attendono di essere occupati per un drink o per la cena. Aperti fino a tarda notte ma, anche qui, meglio prenotarsi con anticipo. Le stradine che percorriamo appaiono solitamente vuote e silenziose, tanto che ci poniamo la questione se siano realmente abitate, ma poi, come per incanto, ci ritroviamo in minuscole piazzette gremite di gente che alimentano la movida notturna.
Il Monastero di San Giovanni Evangelista, noto anche come il Monastero di San Giovanni il Teologo, è uno dei monasteri più importanti e antichi della Grecia. Situato sulla cima della collina di Hora, è stato fondato nel 1088 da San Cristodulo e dedicato a San Giovanni Evangelista. Il monastero è un’imponente struttura fortificata, con le sue mura massicce, le sue torri di guardia ed una maestosa chiesa centrale. L’interno della chiesa è adornato con affreschi e icone sacre straordinariamente dettagliate, molti dei quali risalgono al XVIII secolo.
Ma ciò che rende il Monastero di San Giovanni così speciale, è il fatto che contiene la Grotta dell’Apocalisse, dove, secondo la tradizione cristiana, l’apostolo Giovanni ha ricevuto la rivelazione divina che ha portato alla scrittura del libro dell’Apocalisse. La grotta è un luogo sacro e di grande importanza religiosa, ed è possibile accedervi attraverso il monastero. Oltre ad essa, il monastero ospita anche un museo dove risiede un ricco tesoro di manoscritti, libri antichi, icone sacre e reliquie preziose, per immergersi nella storia religiosa e culturale di Patmos e del cristianesimo.
Domani mattina lasceremo Patmos, un pò stanchi, per l’ultima tappa del nostro tour: Lipsi.