Adoro Lily Collins. E si, lo so, è già la seconda Lily in pochi profili che ho messo. Ma che ci posso fare ? La figlia del celebre musicista inglese Phil Collins (si proprio lui, quello dei Genesis) mi piace troppo per non stare qua. Lei inglese, nata nel Surrey, e trasferitasi a Los Angeles con la mamma dopo il divorzio dei genitori nel 1996 si è laureata in giornalismo televisivo presso la USC ovvero la University of Southern California. Ma già da adolescente era appassionata di giornalismo, scrivendo per Elle Girl, Seventeen, Teen Vogue e perfino sul Los Angeles Times.
La carriera di attrice invece è cominciata prestissimo addirittura all’età di 2 anni partecipando alla serie della BBC Growing Pains e poi a 5 anni negli Stati Uniti in un’accademia giovanile di arte drammatica. Dopo essere stata da Chanel per indossare un suo abito al Ballo delle Debuttanti nel 2007 l’anno successivo appare in due episodi della serie televisiva 90210 e trova il tempo anche di farsi eleggere da Glamour come modella internazionale dell’anno ed a vincere uno Young Hollywood Award.
Ottiene il primo vero ruolo cinematografico in The Blind Side al fianco di Sandra Bullock e poi il lancio da protagonista nell’adattamento cinematografico del primo romanzo della saga Shadowhunters – Città di ossa. Da qui una crescita costante nella considerazione generale, con ruoli da protagonista al cinema e presenza su copertine e riviste tanto che a gennaio 2014 diventa il nuovo volto di Lancôme.
Perchè mi piace
Perchè ha una raffinatezza ed un eleganza innata che secondo me la fa rassomigliare molto ad una delle più famose icone di Hollywood, tanto cara a noi italiani ed a me in particolare: l’indimenticabile Audrey Hepburn. Sarà perchè minuta, sarà per i capelli neri neri, ciò che incanta sono gli intensi occhi marroni/verdi, leggermente ravvicinati e contornati da sopracciglia, sempre folte, sempre ben curate, sempre presenti. Sono il suo segno caratteristico che la rendono unica.
Intensa e profonda nell’affrontare ruoli drammatici come nel film Fino all’osso, in cui interpreta una giovane ragazza affetta da una grave forma di anoressia nervosa, la preferisco nei ruoli romantici, alla Audrey, come nel bellissimo Scrivimi ancora, adattamento dell’omonimo romanzo di Cecelia Ahern, dove attende per tutto il film il coronamento di un intenso amore per Sam Claflin. E mi incanta nell’eccellente interpretazione della frivola Emily in Paris per Netflix di cui è in arrivo la seconda stagione.
Seguitela su Istagram come faccio io!